DIARIO MARINO
I Tropici hanno affascinato
da sempre il compositore. Numerosi viaggi d'affari lo hanno condotto
prevalentemente in Brasile, Cile, Colombia e Venezuela. Durante un soggiorno
nell'ultimo paese, all'inizio degli anni sessanta, scopre il suo amore per Los
Roques, un piccolo atollo a circa un miglio da La Guayra, il porto di Caracas.
La vita libera di questo paradiso ai confini del mondo in sola compagnia della
natura gli ha allora ispirato ‘Diario marino’.
Quest'avventura danzante
scritta fra il 1971 e il 1977, si allinea alle sue composizioni influenzate dal
Tropici:’Messa per la missione di Nyondo’ e ‘Viaggio e
finale’ (cantata per tenore e orchestra dopo il viaggio di notizie
‘Avventure in Guyane’ di Raymond Maufrais). Proprio come
l'esploratore francese partito alla scoperta della sorgente del fiume Maroni e
scomparso in circostanze misteriose, l'eroe di ‘Diario marino’
lascia un diario incompiuto nel quale ha annotato le sue impressioni giorno per
giorno.
Unico superstite di un
naufragio approda su un atollo, fa un rapporto della sua vita da Robinson e ci
fa partecipi della sua meraviglia davanti all'universo che lo circonda, in
mezzo a rosei flamingo, tucani, pesci volanti e tartarughe giganti.
‘L'esplorazione
è per me un'avventura di purezza e di umiltà’.
Questa riflessione di
Raymond Maufrais, messa come dedica per la partitura di ‘Viaggio e
finale’, è valida anche per ‘ Diario Marino’, dove il
compositore, anche autore del libretto, si identifica completamente con il
naufrago nella sua affascinante riscoperta della natura.
‘Diario Marino’
è un diario-sogno di un marinaio prima della s ua morte. E’ un
marinaio che é in tutti noi, giacchè il mare rappresenta il luogo
simbolico dell'eterno ritorno.
Di una scrittura
risolutamente atonale che rifiuta ogni sistema, seriale o tematico,
‘Diario marino’ è concepito per una grande orchestra sinfonica
con una batteria particolarmente sviluppata: 4 timpani, piano, arpa, organo
elettronico, vibrafono, celesta, campanello, 2 tamburi, 3 tam-tam, cembali,
wood-blocks, temple-blocks, maracas e triangolo.
Prima Esecuzione: Teatro San
Carlo Napol,1979
Direttore: Rudolf Alberth
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